Ospiti famosi

“Fuori c'era la luna, su in alto in cielo, e il lungo giardino vicino al lago pareva argentato, con le sue nobili piante, le palme, le magnolie, le agavi, e il profumo delle rose".

Con queste parole il poeta tedesco Paul Heyse, Premio Nobel per la letteratura nel 1910, descrisse l’estasi di un soggiorno al Grand Hotel, presso il quale fu spesso ospite nel decennio 1899-1909, e dove ambientò la novella “Una notte veneziana”, parte del volume Novellen vom Gardasee (1902).

Ma la lista dei grandi ospiti che sono passati dal Grand Hotel è pressoché infinita: da Sir Winston Churchill al Vate Gabriele D’Annunzio, da Re Giorgio di Sassonia agli scrittori William Somerset Maugham e Vladimir Nabokov, fino alle grandi star della musica, del teatro e della danza, che negli negli ultimi anni si sono esibite al festival estivo del Vittoriale di Gardone Riviera e che hanno voluto scegliere il Grand Hotel come luogo di soggiorno per la loro permanenza sul Garda.

Personaggi di tutto il mondo continuano anche nel Terzo millennio a scegliere l'albergo storico di Gardone per una vacanza, mentre la stampa internazionale informa i lettori che il Grand Hotel è tra i locali più affascinanti d'Italia, e non solo. Si trova, infatti, in un ambiente eccezionale, caratterizzato da un felice microclima che rende assai piacevole il soggiorno in tutte le stagioni, e in particolare nel tardo autunno e in primavera, quando il Monte Baldo innevato rende più suggestivo il paesaggio nel contrasto dei colori. È protetto a monte dall'anfiteatro collinare, ricco di vegetazione mediterranea, e a lago si apre su una scena immersa nell'azzurro fra le più splendide; di fronte l'Isola del Garda e sullo sfondo la rocca di Manerba e la penisola di Sirmione, "fiore delle isole e delle penisole", dove duemila anni fa parve a Catullo di udire le risa gioconde delle onde del lago di Garda.

Volete saperne di più? Allora tenete d’occhio il nostro blog, dove, con regolarità, vi racconteremo alcune fra le più interessanti curiosità che hanno accompagnato il Grand Hotel lungo oltre 130 anni di storia.

OSPITI MITTELEUROPEI

Nel periodo gardonese detto Mitteleuropeo (1885-1915), dalla fondazione del Kurverein, o Comitato di cura – più precisamente “Comitato per la Stazione climatica Gardone Riviera” – creato nel 1886 da due medici tedeschi, il dott. Ludwig Rohden e il dott. Karl Koeniger, il Grand Hotel Gardone ospitò nella stagione invernale un grande numero di personaggi della cultura, dell’industria e della nobiltà fra cui, nella primavera del 1903, il seguito di Re Giorgio di Sassonia. Memorabili furono poi le serate, i balli e i fantastici veglioni organizzati nei saloni delle feste del Grand Hotel durante la Belle époque.

 

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WINSTON CHURCHILL

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Winston Leonard Spencer Churchill (1874-1965), politico, storico, giornalista, Premio Nobel della Letteratura nel 1953 per i suoi scritti politici. Fu grande statista e allo scoppio della seconda Guerra mondiale fu nominato Lord ammiraglio. Come primo ministro del Regno Unito guidò la Gran Bretagna alla vittoria ottenuta con gli Stati della coalizione. Il 25 luglio 1949 venne festosamente accolto dagli ospiti e dalla popolazione al suo arrivo al Grand Hotel Gardone per un lungo soggiorno.

 

 

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GABRIELE D'ANNUNZIO

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Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938), poeta, scrittore, drammaturgo, massimo esponente del decadentismo italiano, eroe della Grande Guerra e comandante dell'impresa di Fiume, protagonista della vita mondana in Italia e in Francia; grande clamore suscitarono le sue innumerevoli avventure amorose, in particolare la rottura del legame con la grande attrice Eleonora Duse. Il 2 febbraio 1921 giunse definitivamente sulle sponde del lago, a Gardone Riviera. In attesa che Villa Cargnacco fosse arredata secondo le proprie necessità, prese alloggio al Grand Hotel Gardone con la pianista Luisa Baccara e il personale di servizio. Gli venne riservato tutto un piano, mentre i legionari più fedeli bivaccarono nei saloni. Creò a Gardone Riviera il Vittoriale - progettato dall'architetto Gian Carlo Maroni - abitato dai primi mesi del 1921 sino alla morte e dove è sepolto nell'arca collocata al centro del Mausoleo.
 
Impossibile elencare i personaggi alloggiati al Grand Hotel Gardone, molti ospiti del Poeta, durante il periodo dannunziano, dal 1921 al 1938. Si possono tuttavia segnalare: Tom Antongini (1877-1967), scrittore e biografo di d'Annunzio di cui fu segretario nel periodo francese; Gian Francesco Malipiero (1882-1973), compositore, amico del Poeta e che all'epoca del Vittoriale partecipò nell'estate del 1923 alla nascita della Corporazione Delle Nove Muse; Francesco Paolo Michetti (1851-1929), pittore e fotografo, grande amico di d'Annunzio dai tempi giovanili in cui diede vita al Cenacolo francavillese (che tanta importanza ebbe nella cultura d'Abruzzo) dove il poeta scrisse alcune sue prime opere di successo; Arnoldo Mondadori (1989-1971), editore di d'Annunzio; Ugo Ojetti (1871-1946), giornalista e scrittore, direttore del "Corriere della Sera); Ida Rubinstein (1888-1960), danzatrice e attrice russa, interprete a Parigi nel 1911 del Martyre de Saint-Sébastien di d'Annunzio-Debussy.

 

 

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RAOUL FOLLEREAU

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Raoul Follereau (1903-1977), poeta francese e noto filantropo "Apostolo dei lebbrosi", fu per almeno due decenni ospite del Grand Hotel nei cui saloni in riva al lago celebrò i sessant'anni nel 1963; due anni dopo gli venne conferita la cittadinanza onoraria di Gardone Riviera.

 

 

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PAUL HEYSE

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Paul Heyse (1830-1914), poeta, scrittore e drammaturgo tedesco, Premio Nobel per la Letteratura nel 1910, frequentò il Grand Hotel nel decennio (1899-1909) in cui ebbe dimora invernale a Villa Annina di Gardone Riviera. Ambientò nel grande albergo la novella Eine venezianische Nacht (Una notte veneziana) scritta nel 1901 e pubblicata nel volume Novellen vom Gardasee (Novelle dal lago di Garda) edito 1902.

 

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FRANCESCO MESSINA

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Francesco Messina (1900-1995), annoverato fra i massimi scultori italiani del Novecento, assai noto anche in Giappone, fu di casa al Grand Hotel Gardone negli anni Sessanta per lunghi soggiorni prima di acquistare una residenza estiva e studio a Gardone, in Via Roma. Fu anche poeta e il paesaggio gardonese gli ispirò alcune poesie pubblicate nel volume edito da Mondadori nel 1973, fra cui quella dedicata alla grande canfora del lungolago: "Occhi verdi ha la notte. / Venere ingemma l'alba / rosa bianca sul dorso carenato del Baldo./A ponente la luna tiene ancora il crepuscolo./ Allucinate immagini snebbiano coi vapori dei giorno".

 

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BENITO MUSSOLINI

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Benito Amilcare Andrea Mussolini (1883-1945), fondatore del fascismo, capo del Governo del Regno d'Italia con poteri dittatoriali dal gennaio 1925 fu anche capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 25 aprile 1945. Fece sosta al Grand Hotel Gardone durante gli incontri con Gabriele d'Annunzio nel nascente Vittoriale. Durante la RSI, quando il grande albergo fu trasformato in ospedale, lo frequentò più volte per far visita ai feriti e al figlio Romano che vi si trovava degente in seguito a intervento chirurgico.

 

 

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VLADIMIR NABOKOV

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Vladimir Nabokov (1899-1977) fu al Grand Hotel Gardone nel giugno del 1965. Il successo di Lolita, pubblicato nel 1955 dall'Olympia Press di Parigi, aveva fatto di lui un personaggio della letteratura mondiale. Molti giornalisti lo intervistarono nel giardino dell'albergo e scoprirono un uomo tranquillo ormai anziano, alto e robusto, abbigliato alla coloniale, più da inglese che da russo-americano, sicuro davanti alla cinepresa, con la pacifica moglie a fianco. Gli chiesero la ragione della vacanza sul lago, "Su queste colline esistono farfalle rare". rispose. Forse negli Stati Uniti le Lolite erano chiamate "farfalle"? Qualcuno abbozzò un sorriso. C'era poco da ridere: Nabokov era anche un entomologo (e di quale fama!), oltre che reputato critico letterario e scrittore di ben altro spessore di come veniva considerato dai superficiali lettori del suo più celebre romanzo.

 

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ALBERT SABIN

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Albert Sabin (1906-1993), medico e virologo di origine polacca, naturalizzato statunitense, famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite. Lavorò per trent'anni all'Università di Cincinnati (Kentucky), dove nel 1946 fu nominato capo della Ricerca pediatrica. Nel 1939 annunciò alla comunità scientifica la sua prima importantissima scoperta sulla natura del virus poliomielitico che attaccava le fibre nervose e fra il 1954-55 mise a punto il vaccino che non brevettò, rinunciando allo sfruttamento commerciale per garantirne la diffusione. Dichiarò: "Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. E' il mio regalo a tutti i bambini del mondo". Fu ospite del Grand Hotel Gardone negli anni Settanta in occasione della visita in Italia e in particolare agli stabilimenti Farmaceutici Sigurtà.

 

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WILLIAM SOMERSET MAUGHAM

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Somerset Maugham (1874-1965), dopo aver frequentato la Facoltà di medicina al King's College di Londra si dedicò alla letteratura. Autore di opere teatrali e romanzi, conobbe il successo nel 1914 con Schiavo d'amore cui fecero seguito altre opere tradotte in tutto il mondo, fra le quali La luna e sei soldi, ispirata alla vita di Paul Gauguin, e Il filo del rasoio. Ebbe una vita avventurosa e nell'ultimo tempo dell'esistenza trascorse abitualmente un mese di vacanza al Grand Hotel Gardone prima di raggiungere Venezia dove era solito scendere al Gritti. Difficile dire se il grande scrittore abbia tratto ispirazioni anche dal paesaggio gardesano; certamente ne subì il fascino.

 

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VALENTINA TERESKOVA

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Valentina Tereskova (Bol'šoe Maslennikovo 1937), astronauta russa. Fu la prima donna al mondo che a 26 anni, nel 1963, a bordo della navicella Vostok 6, compì 48 giri attorno alla Terra in tre giorni. Venne festeggiata al Grand Hotel Gardone nell'ottobre 1967 in occasione della sua visita in Italia. Quando i giornalisti le chiesero, al termine della colazione allestita nei giardini, come avesse visto la Terra dallo spazio, rispose: "Sembrava una sposa con il suo velo bianco".

 

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