Dintorni

Museo della Valle delle Cartiere

valle delle cartiereIl paesaggio suggestivo e la ricchezza delle testimonianze che attestano la produzione cartaria di un tempo fanno della Valle delle Cartiere, a Toscolano Maderno, uno degli ambienti più originali nel territorio del Parco Alto Garda Bresciano e una fra le più interessanti aree archeologico-industriali in Italia.
La Valle, polo produttivo di rilievo nel periodo del dominio veneto, assunse la sua fisionomia industriale nel secondo Ottocento, quando fu tracciata una nuova strada e le fabbriche aggiornarono le loro tecnologie.A partire dal XX secolo si assiste tuttavia al progressivo abbandono della Valle.

La produzione cartaria si sposta in un nuovo stabilimento e dagli anni Trenta le cartiere della Valle riducono la loro attività sino a cessarla definitivamente tre decenni più tardi. Il piccolo edificio che ospitava la portineria dello stabilimento di Maina Inferiore viene individuato come la sede più idonea per organizzare un "Museo della Carta".
Il restauro ha permesso di realizzare un percorso espositivo che si articola in diversi spazi, in cui si raccolgono materiali documentari, fotografie, reperti e ricostruzioni che illustrano il ciclo di fabbricazione, esemplari e strumenti dell'arte della filigrana.

 

www.valledellecartiere.it

 

 

Gargnano

 

Caratteristico centro climatico, esisteva fin dai tempi di Roma. Nel 973, dopo le invasioni barbariche, fu ceduto alla Cattedrale di Verona da parte del Vescovo Eriprado. Con l'arrivo di S.Francesco sul Benaco, i suoi seguaci vi costruirono, nel XII secolo, un convento. Più tardi nel 1280, costruirono una chiesa con un bellissimo portale dedicato a S.Francesco. La Chiesa, facente parte del convento, venne costruita col materiale di una preesistente chiesa romanica.
Nel 1331 Giovanni di Boemia infeudava Gargnano alla famiglia Castelbarco. Durante il dominio di Venezia, dal 1427 al 1797, Gargnano entrò a far parte della "Magnifica Patria" diventando capoluogo di un gruppo di paesi. Gargnano conobbe, nel '700, per merito della famiglia Bettoni, che vi costruì la splendida villa, a Bogliaco, un periodo di notorietà.
Gargnano deve molto alla famiglia Feltrinelli che provvide alla costruzione dell'ospedale, degli asili infantili e altre opere benefiche. Le due ville padronali Feltrinelli hanno ospitato Mussolini ed il suo governo della "Repubblica di Salò".
A Gargnano soggiornò a lungo lo scrittore inglese D.H. Lawerence. Molte sue opere portano il segno indelebile del paesaggo e degli abitanti di Gargnano e delle frazioni.
É questo uno dei motivi per i quali ogni anno il FAI, in collaborazione con la Fondazione CAB (Credito Agrario Bresciano), in primavera organizza in loco la splendida manifestazione, che attrae gli esperti del settore e non, “Il giardino di delizia, esposizione nazionale di piante e fiori rari”.
A cura dello Studio di architettura Tortelli e Frassoni, la mostra nel giardino di Palazzo Bettoni Cazzago si distingue dalle altre del suo genere per la raffinatezza ed il messaggio culturale che trasmette, non limitandosi a presentare solo piante presenti al momento della manifestazione ma prendendosi cura di promuovere lo studio e la tutela degli antichi giardini lacustri.

 

Non solo: pone accurata attenzione alle nuove tendenze paesaggistiche e alla salvaguardia di specie rare; offre al visitatore la possibilità di ammirare in gran quantità ed in una sola volta piante da fiore, da frutto e aromatiche, da topiaria (arte del potare le piante secondo forme geometriche) e da ombra, coltivate e presentate per l’occasione dai più grandi produttori e coltivatori.
Nelle tre giornate di apertura, il FAI si avvale di più di venti volontari messi a disposizione del pubblico per la visita del giardino settecentesco, per l’occasione effettuata ogni mezz’ora. Fortemente voluta dai conti Bettoni Cazzago, è la riposta positiva alla fretta, alla superficialità, alla mancanza di rispetto per l’ambiente, alla faciloneria. Ha fatto centro, raggiungendo livelli di eccellenza ed attirando perciò appassionati da tutto il mondo. 


Villa Feltrinelli

Villa Feltrinelli si trova a poche centinaia di metri a nord di Gargnano e rappresenta l'edificio gargnanese con maggiore celebrità storica. 
Fu costruita tra il 1892 ed il 1899 con progettazione attribuita da alcuni a Francesco Solmi e, da altri, a Alberico Belgiojoso. Inserita in un magnifico parco, è attorniata da altri corpi di fabbrica che, in passato, erano adibiti a residenza dei custodi e dei contadini, che accudivano le stalle e le limonaie. 
La facciata sul lago rappresenta la parte più fastosa della villa, mentre il parco alle spalle dell'edificio include essenze arboree pregiate. Tra l'ottobre 1943 e l'aprile 1945, Villa Feltrinelli fu residenza di Benito Mussolini, che ci visse con la famiglia.

 

 


Palazzo Feltrinelli

Palazzo Feltrinelli (1898-1899), costruito come abitazione privata di Giuseppe Feltrinelli, domina piazza Vittorio Veneto. 
Venne progettato da Alberico Belgiojoso, ma alcune fonti attribuiscono l’opera a Francesco Solmi, il quale a Gargnano progettò anche il Cimitero, che rievoca il Monumentale di Milano.
Il corpo di fabbrica di Palazzo Feltrinelli è a parallelepipedo e di ragguardevole imponenza. È di notevole effetto l'ingresso, con l'architettura coordinata all'atrio centrale, che prende luce dal tetto. L'edificio ha assunto importanza sotto l’aspetto storico, in se guito all’utilizzo che ne è stato fatto all’epoca della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945). 
Al pari di altre costruzioni gargnanesi e gardesane, venne requisito dal Governo fascista che adattò il Palazzo a quartier generale di Benito Mussolini, dotandolo di sorveglianza italiana e tedesca. Il Palazzo è, oggi, sede staccata dellUniversità degli Studi di Milano. Adibito a centro convegni a livello internazionale, in estate ospita corsi di lingua italiana per studenti di tutto il mondo.
La costruzione ebbe inizio nei primi anni del XVIII secolo su disegno dell’architetto Cristofori. Il palazzo è composto di un pianterreno e da tre piani, la balaustra della sommità è adornata da statue di pietra, al centro dell’edificio c’è un salone che divide le due ali del palazzo, e ai lati estremi due ponti che lo collegano al giardino retrostante.
Questo giardino è stato progettato da Amerigo Vincenzo Pierallini alla fine del XVIII secolo, creato sfruttando l’impianto assiale già esistente, mantenendo le culture agricole produttive ma dandogli una prospettiva monumentale in cui venne racchiusa anche la grotta seicentesca. Le limonaie esistenti sono state impiegate come componenti fondamentali del giardino e gli fanno da cornice.

Foto Palazzo Feltrinelli



Villa Bettoni


La costruzione ebbe inizio nei primi anni del XVIII secolo su disegno dell’architetto Cristofori. Il palazzo è composto di un pianterreno e da tre piani, la balaustra della sommità è adornata da statue di pietra, al centro dell’edificio c’è un salone che divide le due ali del palazzo, e ai lati estremi due ponti che lo collegano al giardino retrostante.

Questo giardino è stato progettato da Amerigo Vincenzo Pierallini alla fine del XVIII secolo, creato sfruttando l’impianto assiale già esistente, mantenendo le culture agricole produttive ma dandogli una prospettiva monumentale in cui venne racchiusa anche la grotta seicentesca. Le limonaie esistenti sono state impiegate come componenti fondamentali del giardino e gli fanno da cornice.

 

 

www.palazzofeltrinelli.it



Limonaie

Poeticamente chiamate "giardini", le limonaie ebbero origine nel XIII secolo, quando si introdusse la coltivazione degli agrumi anche sul Garda. Naquero così queste caratteristiche grandi "serre" atte a proteggere le preziose piantagioni dai possibili rigori invernali.
Il Garda divenne così la zona di produzione d'agrumi per scopo commerciale più settentronale del mondo.
Rimangono ancora, le testimonianze murarie, uniche nel loro genere, di un periodo assai florido per l'economia gardesana che considerò la coltivazione degli agrumi una vera e propria industria. Si cerca ora di recuperare e salvaguardare questo patrimonio, in omaggio alle tradizioni storico-culturali ed alla gente dell'alto lago.

Limonaia del Castèl - Limone sul Garda

Dal 01.04.2010 al 31/10/2010
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00

Limonaia Pra de la Fam - Porto di Tignale
Ingresso su prenotazione

Ma cosa sono quegli alti pilastri saettanti verso il cielo, tutti in fila, racchiusi su tre lati da bianche muraglie di pietra? Sono i resti dei giardini di limoni che colpirono Goethe due secoli fa: "Passiamo davanti a Limone i cui giardini disposti a terrazze e piantati di limoni, hanno un ricco e bell'aspetto..." (da 'viaggio in Italia,' 1786).


 

 

CONTACTS

+39 (0) 365 20261

info@grandhotelgardone.it

phocagallery gardone

COME RAGGIUNGERCI

come raggiungerci divisore

aereo

auto

PRENOTAZIONE CAMERE

+39 (0) 365 20261

info@grandhotelgardone.it

CONTATTACI

wifiin tutta la struttura

GHG NEWSLETTER

Iscriviti per essere sempre informato sulle novità del Grand Hotel a Gardone Riviera!

Email non valida
Invalid Input